Schema antitetico di appercezione

Sviluppato da Henry T. Stein, Ph.D.

Le seguenti citazioni adleriane classiche provengono dagli archivi del progetto di traduzione adleriana presso l'Alfred Adler Institute di Northwestern Washington (AAINW / ATP). Opere selezionate di Alfred Adler, Kurt Adler, Lydia Sicher, Alexander Mueller, Sophia de Vries, Anthony Bruck, Erwin Wexberg, Alexander Neuer, Sophie Lazarsfeld, Ida Loewy, Ferdinand Birnbaum e altri adleriani classici sono state raccolte, tradotte, modificate e convertite in testo elettronico. Tutto questo materiale è protetto da copyright e non può essere riprodotto senza il consenso espresso del Dr. Stein all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Alfred Adler:

"Un altro mezzo applicabile ai sogni così come allo stato di veglia che ci avvicina alla realizzazione del nostro scopo è pensare in modo antitetico, pensare in termini di opposti. Sebbene tutti sappiano che certe idee e concetti non sono opposti, sono usati in parte in modo antitetico a volte senza pensarci ma a volte intenzionalmente per determinate finalità. Così, ci sono ancora molte persone che definiscono "donna" e "uomo" come opposti, anche se dovrebbero sapere che non sono opposti. È interessante osservare, stante la ricchezza del linguaggio, che riflessi hanno tali visioni sulla nostra percezione della realtà. In inglese, per esempio, si parlava di sesso opposto non molto tempo fa. Qui trovi le tracce di un passato pensiero infantile. Vedrai il pensiero antitetico nei bambini problematici. Esamina la scottante domanda di questi bambini: Chi è il più forte? Conoscono solo il forte - il debole. Ogni nevrotico funziona per contrasti: tutto o nulla. Quanto il pensiero antitetico si presta per innalzarsi! Il pensiero dei criminali: O lui o me c'è soltanto un posto in questo mondo! Un assassino dice: Quell'uomo indossa bellissimi abiti; io non ne ho! Questo contrasto sembra giustificare l'assassinio. Questo è stato descritto molto bene nell’osservazione di Dostoevskij della figura di Raskolnikov che, dopo aver esitato a lungo, usò queste parole per arrivare a una decisione: 'O sono Napoleone o sono un perdente?'" (Da una nuova traduzione di un manoscritto inedito, "Medical Course at Urban Hospital", una lezione di Alfred Adler, nell'archivio AAINW / ATP.)

"Nel costruire una visione del mondo e attribuirle un certo rigoroso ordine, e con tale certezza, il nevrotico si attaccherà a qualsiasi regola e formulazione utile, la più importante delle quali corrisponderà a schemi antitetici precoci. Così considera validi solo quei sentimenti che riguardano il concetto alto - basso, e per quanto ne so, cerca regolarmente di metterli in relazione con ciò che gli appare un effettivo contrasto tra "maschile e femminile". Con una tale distorsione di giudizi consci o inconsci, come se fosse messo in atto da una batteria di test psicologici, si origina un disturbo emotivo che è sempre funzionale al piano di vita del paziente. " (Da una nuova traduzione di "Individual Psychological Treatment of Neuroses", un articolo di giornale di Alfred Adler pubblicato nel 1913, negli archivi AAINW / ATP.)

"Tutto confluisce nell'apprezzamento di cui abbiamo bisogno in un determinato momento e che ci aspettiamo ci consentirà di avvicinarci alle nostre mete individuali. Il grado di piacere e di dolore sperimentato è proprio sufficiente per favorire il raggiungimento di una meta prevista. In effetti si può dire per stimolarci verso questa. Quella appercezione è contenuta nella natura di un atto creativo e deve essere dedotta dal fatto che siamo in grado di appercepire oggetti e persone proprio come nei ricordi, ma da una angolatura non consentita dalla percezione immediata, quando, per esempio, ci osserviamo all'interno di un ricordo: questo atto creativo derivante da una capacità propria della psiche, sviluppandosi e avendo nello stesso tempo un preciso rapporto con il mondo esterno, è anche la spiegazione dell'allucinazione. È un identico potere psichico che consente, sebbene in diversi gradi, l'attività creativa e costruttiva che si trova nella percezione, nell'appercezione, nel ricordo e nell'allucinazione ". (Da "Contributions to the Theory of Allucinations" in "Theory and Practice of Individual Psychology", di Alfred Adler.)

Anthony Bruck:

"Le persone sviluppano un'appercezione non obiettiva, cioè la tendenza a vedere sé stessi, gli altri, o eventi e situazioni, non come sono realmente, ma come immaginano che siano. Uno dei compiti principali dello psicologo è di aiutare i suoi pazienti ad adattare la loro percezione alla realtà del loro spazio di vita, cioè dei loro fattori reali e dei fattori reali dell'ambiente ". (Da "An Evaluation of Adlerian Psycology from the Standpoint of the Scientific Method", un manoscritto inedito scritto nel 1947 da Anthony Bruck negli archivi AAINW / ATP.)

"Tutti abbiamo la tendenza ad interpretare le cose in base alle esperienze precedenti. È peggio quando non c'è alcuna esperienza e l'interpretazione non si basa su nulla ad eccezione della paura di avere esperienze negative. Non è la realtà che conta, ma ciò che l'individuo sente e pensa in merito ad essa". (Da una trascrizione di "The Teachings of Adler", una conferenza di Anthony Bruck del 03-18-77, negli archivi AAINW / ATP.)

Lydia Sicher:

"Adler ha chiamato appercezione non obiettiva il processo di selezione fatto dopo che le persone hanno costruito il loro prototipo. Prendono dal loro ambiente solo ciò che si adatta a questo modello; tutto il resto scompare. Se ascolti le persone e ne sei consapevole, osserverai che l'appercezione non obiettiva è presente in tutti e naturalmente, anche in noi stessi. Ad esempio, supponiamo che qualcuno guardi attraverso un prisma. La persona vedrà la luce in modo diverso dalla luce che vedrebbe in altro modo senza il prisma, la luce gli sembrerebbe come composta di diversi colori. Se una persona ha costruito o trovato uno schema di vita, guarda le cose, o la vita, attraverso questo prisma. Vede le cose da una prospettiva particolare. Questo non ha nulla a che fare con la realtà, solo con le sue precedenti esperienze, o con quello che il suo modello gli consente di vedere. Ad esempio, due persone hanno una discussione, nel corso di questa discussione entrambi pensano e affermano che l'uno cerca sempre di dominare l'altro. Questo potrebbe essere vero, ma per ciascuna di queste persone è impossibile pronunciare l'affermazione più semplice senza che l'altra presuma che questo fosse inteso contro l'altra. Non è possibile per nessuno dei due dire nulla senza che l'altra persona lo interpreti come aggressivo o che cerchi di ferire, di essere prepotente e così via.

Questo è un esempio di ciò che chiameremmo appercezione non obiettiva, cioè che si interpreta tutto ciò che accade o si valuta qualsiasi evento secondo la propria opinione. Ci sono persone che presumono fin dall'inizio che nessuno può essere adeguato. Qualunque cosa tu faccia o dica loro sarà in qualche modo viziata in modo che la loro sfiducia appaia giustificata. Fraintenderanno, sentiranno qualcosa che non è mai stato detto, sospetteranno '. . . tu devi averlo pensato. . .' sebbene non vi siano le basi per tale presupposto. In tribunale un gran numero di testimoni si rivela completamente inaffidabile. In un certo senso tutti i testimoni sono inaffidabili perché tutti vedono solo un aspetto di una situazione. Avranno visto sotto molti aspetti ciò che volevano vedere o ciò che pensavano fosse successo; in ogni caso, senza alcuna malizia. L'appercezione tendenziosa può essere riconosciuta nelle osservazioni delle persone, in ciò che ascoltano in modo distorto, nel modo in cui interpretano tutto. Questo non ha nulla a che fare con la realtà ma si adatta al loro prototipo e modello. La loro tendenza non obiettiva diventa ripetitiva in varie situazioni perché le persone non sono orientate verso la realtà ma verso un prototipo pre-concepito verso il quale si muovono. Ogni persona ritaglia un piccolo segmento da tutta quella realtà cui era abituato si da bambino e ora cerca di muoversi all'interno di questa.

Per fare un altro esempio, si pensi ad un gruppo di persone che fanno diverse professioni, come un parrucchiere, un sarto, un medico, un avvocato e un proprietario di fabbrica, che osservano lo stesso soggetto. Il parrucchiere penserebbe ai capelli, il sarto vedrebbe se un bel vestito potrebbe essere indossato da questo soggetto. Il medico penserebbe al fegato, l'avvocato se questo potrebbe essere un cliente, e il proprietario della fabbrica potrebbe pensare a come la persona potrebbe essere commercializzata. L'appercezione non obiettiva significa osservare solo da una prospettiva specifica e modificare la realtà per adattarla alle proprie idee ".

(Da "The Collected Work of Lydia Sicher: An Adlerian Perspective", a cura di Adele Davidson.)

Sophia de Vries:

"Il modo di appercezione antitetico significa vedere le cose in bianco e nero e vedere il mondo come buono o cattivo. Tu puoi constatare che il paziente non vede mai cose nelle tonalità del grigio, o tra alle sfumature, è sempre, "o questo o quello" e questa è una delle caratteristiche del pensiero nevrotico ". (Da un seminario trascritto e registrato su nastro presentato da Sophia de Vries il 7-16-76, negli archivi AAINW / ATP.)

Henry Stein:

"Sotto l'influenza della meta finale finzionale, dello stile di vita e della logica privata, la percezione di un individuo è molto selettiva. Lo schema antitetico di appercezione è il modo in cui elabora cognitivamente ciò che ha selezionato, dandogli significato e inserendolo in un'unità auto-coerente. Ad esempio, un paziente si trova in una stanza piena di persone e presta particolare attenzione a determinate espressioni e reazioni che si adattano al suo stile di vita. Può desiderare lusinghe e adorazione, ma si aspetta frequenti critiche e disprezzo. Modifica la maggior parte delle espressioni che percepisce solo in una delle due convinzioni opposte: nel suo schema antitetico non esiste alcuna zona di mezzo o grigia. Può ignorare l'esperienza di qualcuno che semplicemente gli piace (perché non soddisfa il suo desiderio di adorazione) o interpreta erroneamente la domanda innocente di qualcun altro come critica o denigrazione. Distorsioni simili possono verificarsi con schemi antitetici di stupido / brillante, al centro dell'attenzione / completamente ignorato, primo / ultimo, ecc. L'individuo non è così interessato alla realtà di ciò che sta accadendo, ma solo alla raccolta di impressioni che sono coerenti con il suo stile di vita. "(Da una trascrizione modificata di una lezione registrata su nastro tenuta il 10-27- 90, a San Francisco, negli archivi AAINW / ATP).